I-52. PARATA DAVANTI AL FÜHRER
Alle due del pomeriggio del 27 settembre Varsavia si arrese; 140.000 soldati polacchi, più di 36.000 dei quali erano feriti, vennero fatti prigionieri. Nei tre giorni successivi i tedeschi non compirono nessuno sforzo per penetrare nella città. « Hanno paura », scrisse un ufficiale polacco nel suo diario, « di far marciare i propri soldati in una città dove non c'è più acqua né luce, ed è colma di malati, di feriti, di morti. » Centinaia di militari e civili polacchi feriti, che avrebbero potuto essere salvati, qualora fossero stati oggetto della cura di medici, perirono.
Da: Martin Gilbert, La grande storia della Seconda Guerra Mondiale, Mondadori, Milano, 1990, pag. 19.