Il 19 settembre Varsavia era già da 10 giorni sotto il tiro delle artiglierie. Tante migliaia di polacchi erano già stati uccisi dai bombardamenti aerei e di artiglieria che i parchi pubblici avevano dovuto essere trasformati in luoghi di sepoltura. Le forze polacche si battevano con tenacia per difendere il perimetro della città. Parecchi carri armati tedeschi erano stati immobilizzati dopo essere penetrati troppo rapidamente nei sobborghi. Truppe tedesche, che erano avanzate eccessivamente, vennero catturate. Ma il bombardamento non aveva soste.
Da: Martin Gilbert, La grande storia della Seconda Guerra Mondiale, Mondadori, Milano, 1990, pag. 14.
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