I-23. PRIGIONIERI POLACCHI E CAVALLI CATTURATI A LODZ

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[…] nei pressi della città industriale polacca di Lodz, gli ultimi difensori polacchi tentavano ancora di bloccare l'avanzata tedesca. I loro avversari, le truppe SS di combattimento, registrarono che quel pomeriggio, a Pabianice, « i polacchi lanciarono un altro contrattacco. Si buttavano avanti passando sopra i corpi dei loro camerati caduti. Non venivano avanti a testa bassa, come fanno gli uomini quando cade una fitta pioggia - e la maggior parte della fanteria che attacca si comporta così - ma avanzavano con il capo ben alto, come nuotatori che affrontino le onde. […] ».

Da: Martin Gilbert, La grande storia della Seconda Guerra Mondiale, Mondadori, Milano, 1990, pag. 9.

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