Alla mezzanotte del 2 giugno gli ultimi soldati inglesi e francesi, in numero di 3000, erano stati evacuati da Dunkerque, portando il totale a 338.226 uomini in sette giorni. […] Ora che le forze tedesche impegnate nel perimetro di Dunkerque erano sul punto di liberarsi e di partecipare all'avanzata verso sud, Hitler dette inizio a quello che doveva essere il passo più ambizioso sinora compiuto nella sua guerra: riuscire là dove il Kaiser non aveva avuto successo nel corso di quattro anni ininterrotti di battaglie tra il 1914 e il 1918: la conquista di Parigi. « Oggi », scrisse il 2 giugno 1940 il generale Rommel alla moglie, « siamo a rapporto dal Fuhrer. Siamo tutti in splendida forma. […] La guerra si è ora gradualmente trasformata in un viaggio lampo in Francia. »
Da: Martin Gilbert, La grande storia della Seconda Guerra Mondiale, Mondadori, Milano, 1990, pp. 99, 101, 119.
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