I-41. PRIGIONIERI POLACCHI E SOLDATESSA DELLA SANITÀ SULLA STRADA DAVANTI A VARSAVIA
Queste parole, così dense di cattivi presagi, vennero subito trasformate in azione; entro una settimana dalla invasione tedesca della Polonia, quasi 24.000 ufficiali e soldati dei reggimenti delle SS «Testa di morto» erano pronti ad assolvere al loro compito. Sulla fiancata di una delle vetture ferroviarie che portavano verso est i soldati tedeschi, qualcuno aveva scritto con la vernice bianca « Andiamo in Polonia a bastonare gli ebrei ». Ma non solo gli ebrei, anche i polacchi stessi sarebbero stati vittime di questa guerra dentro la guerra.
Da: Martin Gilbert, La grande storia della Seconda Guerra Mondiale, Mondadori, Milano, 1990, pag. 5