Siamo di nuovo sull'orlo di lastroni sporgenti, macchiati di licheni ed erosi dal clima. Immediatamente sotto di noi c'è il vuoto. Una pietra smossa in questo punto cadrebbe in caduta libera per più di 500 metri. Sulla nostra destra c'è uno degli speroni più remoti e lontani del Mt. Starr King, sulla cui parete i pini e le altre conifere hanno conquistato metro dopo metro salendo dalla valle. I semi sono caduti in luoghi rocciosi, ma non di meno hanno attecchito e sono cresciuti rigogliosi nella loro accidentata dimora. Dovunque lo spazio, anche largo solo un palmo, […] ha permesso al seme di germogliare, lì il piccolo seme robusto ha gettato le sue minuscole radici e si è impiantato con forza sul fianco della collina, anche se, dopo la dura lotta, ha potuto crescere di dimensioni normali solo su un lato. […]
Da: Charles Quincy Turner, Yosemite Valley Through the Stereoscope, Underwood & Underwood, New York, 1902, pagg. 62-63.
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