Sembra un posto da far paura a fermarcisi! Ma è la bellezza che lo esige, non la paura. Il sentiero è largo poco più di un metro; alla nostra destra e sulla china sotto di noi alti mucchi impaccati di frammenti di granito del fianco della montagna sono lì prossimi a cadere più in basso in ogni momento. La luce del sole proietta le ombre dei nostri cavalli, scure come quelle gettate sul deserto dall'implacabile sole arabo, e accende le antistanti rupi di Yosemite di una luce che fa brillare le loro pareti cristalline. Sotto di noi, [...] si stende come uno specchio il fiume Merced e, esattamente di fronte a noi (a due chilometri circa), stabili nella loro spaccatura, dalla piattaforma più alta alla caduta finale, stanno le cascate Yosemite. Nessuna meraviglia che tutti insieme sentiamo il bisogno di fermarci in questo punto, perché qui, per la prima volta, le cascate possono essere inquadrate per intero in un solo sguardo. [...]
Da: Charles Quincy Turner, Yosemite Valley Through the Stereoscope, Underwood & Underwood, New York, 1902, pag. 45.
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