I-57. DAVANTI A VARSAVIA

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Ventiquattr'ore dopo l'attacco tedesco alla Polonia, un comunicato ufficiale del governo polacco annunziava che 130 polacchi, tra i quali 12 soldati, erano stati uccisi nel corso di attacchi aerei su Varsavia, Gdynia e parecchie altre città: «Due bombardieri tedeschi sono stati abbattuti e i quattro aviatori arrestati dopo una fuga spericolata», diceva il comunicato […]. Alcuni edifici sono stati incendiati, e l'ospedale dei bambini ebrei handicappati è stato bombardato e distrutto ». Il mattino del 2 settembre aerei tedeschi bombardarono la stazione ferroviaria della città di Kolo. Vi era in sosta un treno di profughi civili evacuati dalle città di frontiera di Jarocin e Krotoszyn: 111 di loro vennero uccisi.

Da: Martin Gilbert, La grande storia della Seconda Guerra Mondiale, Mondadori, Milano, 1990, pp. 4, 5.

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