INTRODUZIONE

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È "per non dimenticare" che l’Archivio Stereoscopico Italiano presenta in questa galleria web una selezione di poco conosciute immagini tridimensionali della Seconda Guerra Mondiale. Si tratta di 40 delle 200 stereografie pubblicate nel 1940 dall’editore tedesco Otto Schönstein, in due volumi dedicati, rispettivamente, all’occupazione della Polonia e dell’Occidente da parte delle truppe di Hitler.

Sono immagini interessanti, non tanto per quello che dicono o mostrano, secondo una modalità tipica di ogni conflitto - la trasformazione della verità ai fini della propaganda - ma piuttosto per quello che non mostrano: la guerra come fenomeno atroce e disumano, in cui la morte è sempre nascosta per non mostrare le brutalità della guerra stessa (e al massimo presente, ma celata, sotto cumuli di terra compostamente ordinata sotto una croce). Si tratta di immagini realizzate per raccontare una verità preconfezionata, come testimonia il sarcasmo nei titoli di molte immagini, dove un materasso che brucia in una piazza è “ovviamente” quello pieno di pidocchi di un ebreo, o dove una cittadina distrutta, con il solo campanile della chiesa rimasto intatto, è l’esempio della “proverbiale precisione tedesca”, oppure dove le scene e le descrizioni dimostrano un affetto dei nazisti verso gli animali che stride con le testimonianze storiche relative alle atrocità da loro compiute nei confronti degli umani.

È proprio per evidenziare questo stridore che si è scelto di riportare sotto ciascuna immagine “testimonianze” tratte dal libro: La grande Storia della Seconda Guerra Mondiale, dello storico Martin Gilbert, per ridare alle immagini quella verità che, attraverso la parola, la storia ha dato loro.

Molto altro ci sarebbe da scrivere su queste immagini, ma in questo esiguo spazio si può solo aggiungere un secondo aspetto per cui esse hanno valore: quello stereoscopico. I due volumi da cui le immagini sono tratte rientrano nell’opera editoriale di Otto Schönstein, un appassionato cultore della fotografia tridimensionale, che nei primi anni del terzo decennio del Novecento, quasi contemporaneamente all’avvento al potere del Partito Nazionalsocialista tedesco, meditava di abbandonare una sicura attività imprenditoriale nel campo tessile per trasformare la sua passione in professione. Lo farà ufficialmente nel 1935, fondando la società “Raumbild Verlag Otto Schönstein” e pubblicando, come primo volume di una lunga serie, Venezia in Stereoscopia, opera ancora sconosciuta nelle bibliografie relative all’iconografia della Serenissima e contenente 100 pagine di testo e 60 ottime stereografie realizzate dallo stesso Schönstein nel 1932 durante il suo viaggio di nozze a Venezia.

A quest’opera ne seguiranno numerose altre, come ad esempio: I Giochi Olimpici del 1936, Il Congresso del Partito del lavoro e Il Congresso della Grande Germania (per la Collana “Storia contemporanea in Stereoscopia”); Vienna: la perla del regno, Territori tedeschi e Immagini di vita del bosco (per la collana “Il mondo nell’immagine stereoscopica”) e una serie di titoli riguardanti le attualità politiche e storiche contemporanee, come Hitler-Mussolini. La visita di stato del Führer in Italia, I soldati del Führer sul campo, Vol I e I soldati del Führer sul campo, Vol. II (per la collana “Grandi avvenimenti in Stereoscopia”), che furono proprio i soggetti per i quali Otto Schönstein ebbe non pochi problemi al termine della guerra, quando dovette difendersi dall’accusa di filonazismo.

Oggi, esaminando le sue opere e i documenti pervenutici, sappiamo del grande condizionamento che dovette subire come editore da parte di Heinrich Hoffmann, fotografo ufficiale del Reich e influente uomo del partito, nonché suo socio occulto nella conduzione della casa editrice, al punto che si può ritenere inevitabile nella sua attività imprenditoriale la pubblicazione dei volumi di propaganda politica.

In ogni caso e al di là dei titoli pubblicati, tutta l’opera di Otto Schönstein dimostra essenzialmente il suo appassionato interesse verso l’arte stereo fotografica, per il perseguimento della quale, inevitabilmente, non rinunciò a compromessi, ma sempre pagando di persona, anche con il fallimento economico di gran parte delle sue opere editoriali.

Antonello Satta


Tutti i titoli delle immagini sono quelli originali.

Tutti i testi di accompagnamento alle immagini sono invece tratti da: Martin Gilbert, La Grande Storia della Seconda Guerra Mondiale, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1990.

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