Dalla Polonia, fuggire era praticamente impossibile. La rapidità dell’avanzata tedesca intrappolò soldati e civili. Nel settore di Poznan, 19 divisioni polacche […] furono circondate; nella battaglia sul fiume Bzura che ne seguì, 170.000 soldati polacchi vennero fatti prigionieri. Dietro le linee le atrocità continuavano. A Bedzin, l’8 settembre parecchie centinaia di ebrei vennero trascinati in una sinagoga, che venne successivamente incendiata, e 200 ebrei morirono bruciati.
Da: Martin Gilbert, La grande storia della Seconda Guerra Mondiale, Mondadori, Milano, 1990, pag. 10.
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