IL MONDO IN TRE DIMENSIONI DI MAX WOLF

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Tra la fine dell’Ottocento e i primi due decenni del Novecento un intenso dibattito in ambito astronomico tentava di definire la reale natura e distanza delle "nebulose", fondamentale per dare una dimensione alle immensità dello spazio.

In quegli stessi anni, attraverso la fotografia stereoscopica, vari autori si proponevano di rendere visivamente il senso di queste immensità.

Uno dei più significativi contributi al riguardo fu quello dell’astronomo Max Wolf, che nell’opera Stereoskopbilder von Sternhimmel raccolse ventiquattro fotografie astronomiche tridimensionali, di cui ben cinque relative a comete, tre della Perrine del 1902 e due della Morehouse del 1908. La tecnica stereoscopica era quella tradizionale delle stereofotografie astronomiche dell’epoca: la ripresa di due diverse immagini nel tempo.



Nell'immagine: le due pubblicazioni di Max Wolf da cui sono tratte alcune immagini.

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